Il Centro Porsche Ginevra vince la Classic Restauration Challenge 2016
- Ale Marino
- 4 lug 2016
- Tempo di lettura: 3 min

Rotkreuz/Mollis. Nuovo nome, stesso vincitore: il Centro Porsche Ginevra ha vinto la Porsche Classic Restauration Challenge 2016. Dopo il trionfo dell’anno scorso – allora il concorso di restauro si chiamava ancora Porsche Classic Award – il centro ginevrino ha così conseguito il primo posto per la seconda volta consecutiva. Oltre a Ginevra hanno partecipato i Centri Porsche Lugano, Zugo e Zurigo nonché il Centro Porsche Service Schinznach-Bad che si è aggiudicato il posto d’onore. I cinque team avevano il compito di restaurare in tutto o in parte entro dodici mesi una vettura classica. Tra queste, una 911 Coupé color avorio chiaro del 1967, una 911 T 2.2 del 1971, una 911 S 2.2 Targa color giallo chiaro del 1971 e una 911 Targa del 1977. Il Centro Porsche Ginevra si è imposto con il restauro di una 911 S 2.0 color avorio chiaro del 1969. La premiazione si è tenuta sabato scorso nell’ambito del Meeting Porsche di Mollis, organizzato in collaborazione dal Porsche Club Regione di Glarona e da Porsche Schweiz AG. Al più grande Meeting Porsche della Svizzera sono convenute oltre 1.000 vetture di tutti i modelli e le annate. L’obiettivo del concorso era di avvicinarsi il più possibile allo stato di consegna di ciascuna vettura attraverso il restauro. Nella valutazione confluivano le seguenti categorie: ripristino dello stato originale della vettura, profondità di restauro e condizione della vettura, documentazione del processo di restauro e della storia della vettura e, infine, marketing e comunicazione. Lo stato tecnico ha assunto in questo caso l’importanza maggiore. In particolare carrozzeria, catena cinematica e telaio sono stati valutati da una giuria di esperti che era composta dagli esperti di Porsche Classic Marco Marinello, lui stesso possessore di parecchi modelli storici, Bernd von Nolting, specialista nel restauro della 356 e dei primi modelli 911, e Hansjörg Kunz di Porsche Schweiz AG. Marinello e von Nolting hanno svolto il ruolo di giudici esperti in numerosi concorsi internazionali. «La profondità di restauro è l’essenza della Porsche Classic Restauration Challenge», spiega Hansjörg Kunz, aggiungendo: «Tuttavia, per la valutazione abbiamo anche considerato se l’identità e la storia di una vettura sia stata preservata mantenendo lo stato originale di parti della vettura meritevoli di conservazione».

Il massimo riconoscimento è stato assegnato dalla giuria alla 911 S 2.0, restaurata da cima a fondo dal team ginevrino per un totale di 2.165 ore di lavoro. All’inizio dell’intervento, la vettura, di proprietà del Centro Porsche, non si trovava in assetto di marcia ed era anche verniciata nel colore sbagliato. È stata completamente smontata nelle sue componenti, ciascun gruppo trattato con un preciso lavoro di dettaglio e infine montata riportandola allo stato originale. Oltre a motore e trasmissione i restauratori di Ginevra hanno potuto tra l’altro riparare e riutilizzare i proiettori, l’alternatore, la scatola serrande di riscaldamento e la ventola di riscaldamento. Sono stati inoltre impiegati pezzi di ricambio originali di Porsche Classic. È stato necessario rifare completamente il rivestimento degli interni, rimontare e rivestire i sedili e sostituire l’impianto elettrico. «Sulla 911 di Ginevra nessuna parte – dal motore allo stemma – è rimasta intoccata. La profondità e qualità di restauro ha davvero impressionato la giuria», afferma Hansjörg Kunz. Bernd von Nolting aggiunge: «Questa prestazione eccezionale si è riflessa nel risultato complessivo: il Centro Porsche Ginevra si è aggiudicato 902 punti sui 1.000 possibili». Il secondo classificato, il Centro Porsche Service Schinznach-Bad, ha conseguito 832 punti. Nel restauro della 911 S 2.2 Targa il Centro Service ha affrontato la sfida di dover sostituire molti particolari e parti degli interni non più originali. Ai lavori di restauro veri e propri si è aggiunta l’acquisizione dei pezzi, molto onerosa in termini di tempo. Per ripristinare lo stato originale della 911 il team di Schinznach-Bad ha utilizzato molti componenti NOS (New Old Stock), ovvero pezzi nuovi originali degli anni Settanta. Alla fine il tempo di lavoro totale è stato di 3.730 ore. Anche la Targa del 1971 è stata completamente smontata e rimontata in base alle specifiche di nascita della vettura. «Ciò che rende così particolare questa 911 restaurata è lo stato originale da showroom in combinazione con il mantenimento della patina nei punti giusti», elogia Marco Marinello.

L’obiettivo di fondo del concorso di restauro viene spiegato da Dominik Steffen, responsabile After Sales di Porsche Schweiz AG: «La Svizzera presenta per tradizione un patrimonio elevato di vetture Porsche Classic, la cui quota sull’intero parco vetture è pari a oltre il 40 percento. Di conseguenza, la necessità di una assistenza professionale per queste vetture è elevata. Con la Porsche Classic Restauration Challenge mostriamo quali competenze siano in possesso dei Centri Porsche e dei Centri Porsche Service per la riparazione, assistenza e restauro di vetture Porsche storiche. Inoltre, con la competizione desideriamo stimolare l’intera organizzazione commerciale a perfezionare ulteriormente queste competenze, in modo da poter offrire ai nostri clienti un’assistenza ottimale».
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