New York, venduta all'asta per 28 milioni di dollari la Ferrari 290 MM di Fangio
- Ale Marino
- 11 dic 2015
- Tempo di lettura: 2 min

Era la vettura più attesa alla serata intitolata “Driven by Disruption” e non ha deluso le aspettative: la Ferrari 290 MM appartenuta a Juan Manuel Fangio è stata battuta all’asta da RM Sotheby’s alla cifra di 28 milioni di dollari (25,8 milioni di euro). La vettura, che era di proprietà del collezionista Pierre Bardinon, è una rarità assoluta: esistono, infatti, solo quattro esemplari di questo modello.
L’indistruttibile. Nella fattispecie, questa 290 MM, telaio 0626, nell’ambiente delle corse era stata soprannominata l’Indistruttibile, perché nonostante una lunghissima carriera agonistica, ben otto anni al vertice, non rimase mai vittima di incidenti, nemmeno quando dalla Scuderia Ferrari venne venduta alla Scuderia Temple Buell per essere impiegata nelle gare più impegnative del continente americano.
Riservata ai grandi campioni. Quasi incredibile l’elenco dei piloti che l’hanno guidata: Juan Manuel Fangio, ovviamente, ma anche il campione del mondo di Formula 1 del 1961, Phil Hill, i fortissimi Peter Collins, Wolfgang Von Trips, Eugenio Castellotti e Luigi Musso, fino ad arrivare a specialisti di gare endurance come Olivier Gendebien e Joakim Bonnier. Proprio sotto le insegne della Scuderia Temple Buell questa vettura ottenne la sua vittoria più importante, quando trionfò alla 1000 Km di Buenos Aires con Masten Gregory, Castellotti e Musso.
Durante la serata sono state cvendute anche una Porsche 356C Cabriolet usata da Janis Joplin
Non solo Fangio e Joplin: tante le automobili battute durante l'asta dal titolo "Driven by disruption": tra le altre una Aston Martin DB4GT del 1962, carrozzata Zagato, altre due Rosse, una 500 Mondial by Scaglietti del 1955 e la 250 Europa Coupé Vignale, unaMercedes 300 SL Ali di gabbiano del 1955 preparata "racing".





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